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PERCHÉ SONO MARTIRI
Lo scopo che si prefigge questo lavoro è quello di far emergere il ruolo dei bambini non nati uccisi dall’aborto nell’economia della salvezza e dimostrare che nell’apocalittico combattimento spirituale in cui viviamo ogni giorno, come Chiesa Militante, essi sono presenti come soldati di Cristo. Date queste premesse è doveroso sollecitare la Chiesa ad aprire un processo canonico per il riconoscimento del loro martirio. I piccoli martiri dell’aborto hanno in loro la potenza della filiazione divina che scatena il maligno nella sua invidia e nel suo odio contro Dio. Sono dei potenziali “Re” e vengono uccisi per questo odio. A motivo della loro sofferenza, condividono la stessa condizione del Cristo, Servo sofferente, venuto ad offrire la propria vita per la salvezza degli uomini.
Con il presente opuscolo si metterà in luce chi sta dietro quella mano omicida che materialmente ucci- de e si dimostrerà che si sta vivendo in una dittatura del relativismo. Tutto questo senza renderci conto di essere abilmente manovrati mediante una tecnica retorica veramente diabolica, da convincere che la morte è un diritto e che uccidere è un atto d’amore.
La rete del relativismo, “ideologia silenziosa” e lievito madre di tutte le ideologie, con la sua struttura-sistema, guida il pensare e l’agire nefando degli uomini e con la sua pervasività mediatica e la sua effettiva dittatura istituzionale e burocratica è il maggior attentato alla verità cattolica. E’ diventata veramente un sistema.