Testimonianza di Don Giulio Gallerani
Don Giulio Gallerani è parroco di Rastignano nella periferia di Bologna. Nella sua chiesa ha l’adorazione perpetua e recentemente ha inaugurato un bassorilievo relativo al terzo mistero di Fatima dove tra i tanti martiri del XX secolo ha posto i bambini uccisi con l’aborto. Ha scritto anche un libro: La “vita nascosta” dei bambini non nati in “cielo” ed. Ancilla, che tratta della missione dei bambini abortiti e non nati, nella vita della Chiesa e del mondo.
Citiamo dalla presentazione: I bambini nel grembo materno, in caso di aborto, si “accorgono” che stanno per morire? Possono offrirsi volontariamente a Dio, unendo il loro sacrificio a quello di Cristo? Ecco la sconvolgente e meravigliosa “intuizione” di un giovane sacerdote: la morte prematura di questi piccoli, il loro martirio, è un’offerta al Padre per la riparazione dei peccati e per la conversione dei poveri peccatori, a iniziare dai loro genitori, con i quali hanno un legame certamente unico. Questi bambini hanno una spiritualità straordinaria! È quanto il sacerdote ha sperimentato invocandoli con la preghiera e con il sacrificio eucaristico: tanti doni di grazie sono arrivati dal Cielo in modo sovrabbondante…
Nella terza edizione di questo libro c’è il contributo del Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, di Benedetta Frigerio, giornalista, di Mons. Giorgio Sgubbi, docente di Teologia, e di P.Serafino Tognetti, monaco.
Vorrei ringraziare dal profondo del cuore don Giulio Gallerani, ho appena ordinato il libretto. È un grande sollievo per me aver preso conoscenza di una realtà così meravigliosa. Sono una mamma oramai di una certa età, purtroppo nel 1982 mi accorsi di aspettare il mio terzo figlio, in quel momento della mia vita, particolarmente grave, decisi che non avrei potuto avere un altro figlio, in quel periodo non frequenavo la chiesa, i sacramenti, non vivevo assolutamente con fede anche perché, pur avendo ricevuto i Sacramenti del Santo Battesimo, della Comunione e della Santa Cresima, non fui educata alla fede dalla mia famiglia, ero convinta che dentro il mio ventre ci fosse solo un grumo di sangue, così mi disse mia mamma all’epoca. Abortii la mia creatura, dopo qualche tempo da questo odioso delitto mi ritrovai un libretto tra le mani dove veniva spiegato ad immagini lo sviluppo del feto dal concepimento alla 12esima settimana di gravidanza, scoprii con orrore e un dolore inspiegabile cosa avevo fatto. Questo dolore mi accompagna tutt’ora, malgrado m sia confessata e abbia ottenuto il perdono della Santa Chiesa (dovetti confessarmi per ben tre volte perché era necessario un Sacerdote che avesse il mandato necessario a rimettere il peccato di aborto). Nonostante questo il dolore profondo resta, sento la mancanza della mia creatura, mi manca quella gravidanza, la crescita di quel figlio . È presente nel mio cuore ogni istante del mio giorno e della notte, prego molto Gesù Cristo che sia salvo e chiedo sempre il suo perdono, desidero con tutta me stessa di poterlo abbracciare, nel mio cuore l’ho chiamato Francesco Giuseppe Maria, non so quale sia il sesso della mia creatura, così ho scelto questi tre Nomi Santissimi, tra l’altro inizialmente avevo scelto solo Giuseppe Maria, poi notai che ogni volta che gli mandavo il mio saluto mi veniva spontaneo chiamarlo Francesco. Della mia dolorosissima esperienza ne ho fatto una missione: pregare per i bimbi non nati,i loro genitori e coloro che contribuiscono a questo abominio, il Signore mi ha permesso di salvarne almeno due(che sono tra l’altro i miei nipotini, Samuel,figlio della mia primogenita e Victoria, figlia della mia quarta figlia). Ringrazio Gesù e la Mamma Celeste ogni giorno e mi affido alla Misericordia del Padre affinché accetti la mia sofferenza quotidiana che è sempre viva in me come appena commesso, mi inginoccho davanti al Signore riconoscendo la mia miseria, sapendo però che la mia miseria si incontra sempre con la Sua Misericordia. Ringrazio Dio di aver preso conoscenza di questa speranza grande che mi apre maggiormente alla preghiera. GRAZIE. Canzi Rosalia dal Belgio
Vorrei la preghiera di don Giulio per i bambini abortiti